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Alicia Alonso

Alicia Alonso e la sua fondazione

Considerata prima ballerina assoluta e ambasciatrice di buona volontà dall’Unesco, Alicia Martinez, meglio conosciuta come Alicia Alonso, nacque il 21 dicembre 1920 all’Avana, Cuba.

Il suo interesse per la danza si manifestò nel 1931, quando si iscrisse alla scuola di balletto della Sociedad Pro-Arte Musical, con Nikolai Yavorsky.

All’età di 16 anni si sposò con il suo storico partner, il ballerino Fernando Alonso e, come da consuetudine per l’epoca, prese il cognome del neo-marito diventando Alicia Alonso.

Continuò i suoi studi a New York ed è proprio negli Stati Uniti che iniziò la sua carriera professionale, intorno al 1938.

Nel 1939, infatti, entrò nell’American Ballet Caravan (di George Balanchine) precursore dell’attuale New York City Ballet.

Qui passò i migliori anni della sua carriera da ballerina, interpretando da étoile i più grandi ruoli del repertorio classico e lavorando con i più grandi coreografi dell’epoca che cucirono su di lei le versioni dei più grandi balletti; parliamo di nomi come Michel Fokine, George Balanchine, Léonide Massine, Bronislava Nijinska, Antony Tudor, Jerome Robbins e Agnes de Mille.

L’esperienza maturata nei suoi viaggi in giro per il mondo insieme a Fernando Alonso, furono cruciali nell’istituzione della metodologia cubana della danza classica, frutto della riorganizzazione e della reinterpretazione dei principi delle scuole di danza Russa, Americana, Francese e Italiana che hanno permesso ai due ballerini di creare uno stile tecnico, un repertorio ed un modello pedagogico e didattico che oggi prende il nome di Metodo Cubano de Ballet.

Infatti, nel desiderio di contribuire allo sviluppo del balletto a Cuba, Alicia Alonso fondò nel 1948, la Compagnia Alicia Alonso – ora Ballet Nacional de Cuba – da lei diretta fino alla morte, verificatasi nell’ottobre del 2019 all’età di 99 anni.

Ciò che rende speciale Alicia Alonso, oltre alla sua preparazione tecnica, ai suoi virtuosismi altamente innovativi all’epoca e ancora assolutamente attuali, alle sue originali versioni dei principali pezzi di repertorio classico, è la sua determinazione.

La curiosità su Alicia che forse più di ogni altra fa comprendere di che spessore fosse la sua forza di volontà, è che diventò parzialmente cieca all’età di 19 anni a seguito di un’infezione che le colpì la retina.

Questa forma di disabilità, apparentemente incompatibile con la danza, divenne per Alicia un motivo in più per fare affidamento sugli altri organi di senso, affinandoli a tal punto che la sua cecità non le impedì di perseguire tanto la sua carriera da ballerina, quanto la sua carriera da insegnante e direttrice, che condusse con eccellente successo, fino al giorno della sua morte.